Nella Trasfigurazione, Gesù è indicato come la vera speranza dell’uomo e come l’apogeo dell’Antico Testamento. Luca parla dell’“esodo” di Gesù, che contiene allo stesso tempo morte e risurrezione.
I tre apostoli, vinti dal sonno, che rappresenta l’incapacità dell’uomo di penetrare nel Mistero, sono risvegliati da Gesù, cioè dalla grazia, e vedono la sua gloria. La nube, simbolo dell’immensità di Dio e della sua presenza, li copre tutti. I tre apostoli ascoltano le parole del Padre che definiscono il Figlio come l’eletto: “Questi è il Figlio mio, l’eletto, ascoltatelo”. Non c’è altro commento. Essi reagiscono con timore e stupore. Vorrebbero attaccarsi a questo momento, evitare l’attimo seguente della discesa dalla montagna e il suo fardello di abitudine, di oscurità, di passione.
La Gloria, Mosè ed Elia, scompaiono. Non rimane “che Gesù solo”, sola verità, sola vita e sola via di salvezza nella trama quotidiana della storia umana. Questa visione non li solleverà dal peso della vita di tutti i giorni, spesso spogliata dello splendore del Tabor, e neanche li dispenserà dall’atto di fede al momento della prova, quando i vestiti bianchi e il viso trasfigurato di Gesù saranno strappati e umiliati. Ma il ricordo di questa visione li aiuterà a capire, come spiega il Prefazio della Messa di oggi, “che attraverso la passione possiamo giungere al trionfo della risurrezione”.
Nella Trasfigurazione, Gesù è indicato come la vera speranza dell’uomo e come l’apogeo dell’Antico Testamento. Luca parla dell’“esodo” di Gesù, che contiene allo stesso tempo morte e risurrezione.
I tre apostoli, vinti dal sonno, che rappresenta l’incapacità dell’uomo di penetrare nel Mistero, sono risvegliati da Gesù, cioè dalla grazia, e vedono la sua gloria. La nube, simbolo dell’immensità di Dio e della sua presenza, li copre tutti. I tre apostoli ascoltano le parole del Padre che definiscono il Figlio come l’eletto: “Questi è il Figlio mio, l’eletto, ascoltatelo”. Non c’è altro commento. Essi reagiscono con timore e stupore. Vorrebbero attaccarsi a questo momento, evitare l’attimo seguente della discesa dalla montagna e il suo fardello di abitudine, di oscurità, di passione.
La Gloria, Mosè ed Elia, scompaiono. Non rimane “che Gesù solo”, sola verità, sola vita e sola via di salvezza nella trama quotidiana della storia umana. Questa visione non li solleverà dal peso della vita di tutti i giorni, spesso spogliata dello splendore del Tabor, e neanche li dispenserà dall’atto di fede al momento della prova, quando i vestiti bianchi e il viso trasfigurato di Gesù saranno strappati e umiliati. Ma il ricordo di questa visione li aiuterà a capire, come spiega il Prefazio della Messa di oggi, “che attraverso la passione possiamo
Scarica i foglietto per seguire le letture:
II Domenica di Quaresima anno C
AVVISI 13 MARZO 2022
- Viviamo la Quaresima come ringraziamento al Signore per il cammino di santità che ci offre nella liturgia e nelle opere di carità; ricordiamo che in questo tempo possiamo crescere nella preghiera e nell’ascolto.
- Apriamo il nostro cuore alle necessità dei fratelli dell’Ucraina, che sono nella sofferenza, secondo le indicazioni dei vescovi italiani e del governo. Oggi in tutte le messe, raccolta straordinaria di fondi per l’Ucraina, secondo le indicazioni della Caritas diocesana; restano valide tutte le iniziative a livello personale per sostenere le necessità di questi fratelli.
- Martedì 15 Marzo (ore 17:30), incontro di preghiera del gruppo Padre Pio.
- Partecipiamo numerosi alla catechesi per tutti, in preparazione al Sinodo, tutti i giovedì e venerdì di Quaresima: i prossimi incontri ci saranno giovedì 17 Marzo (ore 17:00) e venerdì 18 Marzo (ore 19:00) in chiesa.
- Tutti i venerdì di quaresima alle ore 17.30 in chiesa, prima della Messa, ci sarà la Via Crucis. La Chiesa consiglia il venerdì l’astinenza dalla carne.
- Il Cardinale ci invita, in questo tempo particolare, a pregare per la Pace, partecipando al pellegrinaggio notturno del 19 Marzo, che partirà alle ore 23:00 dalla Basilica di S. Giovanni in Laterano.