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Gruppo Padre Pio

Gruppo Padre Pio

Il Gruppo di preghiera di Padre Pio si è costituito nella parrocchia di S. Achille nel febbraio del 2003 e si riunisce il 3° Venerdì del mese alle ore 17 nella Cappellina della Chiesa; l’incontro si articola in vari momenti di preghiera: il Rosario meditato con riflessioni sulla vita e la spiritualità di Padre Pio, la recita dei Vespri e la celebrazione della Santa Messa.
I Gruppi di Preghiera, sorti per l’intuizione di Padre Pio da Pietrelcina in vista dei bisogni spirituali della nostra epoca, intendono cooperare alla realizzazione del Regno di Dio, secondo l’insegnamento di Gesù, che ha ripetutamente insistito sulla necessità della preghiera e ce ne ha indicato il modo. Gli aderenti al gruppo infatti pregano, con l’intercessione di Padre Pio, per il sollievo della sofferenza fisica e spirituale dei fratelli.

I Gruppi si propongono di seguire i principi generali della spiritualità francescana di Padre Pio attraverso l’ adesione piena e incondizionata alla dottrina della Chiesa Cattolica, l’obbedienza al Papa e ai Vescovi, di cui è portavoce all’interno del Gruppo il Sacerdote Direttore Spirituale nominato dal Vescovo, la preghiera con la Chiesa, per la Chiesa e nella Chiesa, con la partecipazione attiva alla vita liturgica e seriamente vissuta come vertice dell’intima comunione con Dio, la riparazione mediante la partecipazione alle sofferenze di Cristo, secondo l’insegnamento di San Paolo e la carità fattiva ed operosa a sollievo dei sofferenti e dei bisognosi come attuazione pratica della carità verso Dio.

I Gruppi di Preghiera hanno nel particolare carisma di preghiera di Padre Pio come un dono testamentario da vivere e da sviluppare costantemente. La famiglia spirituale scaturita dall’irradiazione del carisma di preghiera del Padre, è tanto vasta da abbracciare ogni categoria di persone: sacerdoti, religiosi, laici, fedeli d’ogni età e condizione. In tal modo i Gruppi di Preghiera si mostrano, secondo le parole di Paolo VI, come una sorgente, dalla quale si sviluppa un grande fiume.

La preghiera, quando è esperienza autentica di incontro con Dio, non è mai sterile e non si esaurisce nelle pratiche di pietà, anzi fiorisce in opere di carità verso il prossimo. Papa Giovanni Paolo II, parlando ai Gruppi di Preghiera della vita spirituale incentrata sull’Eucarestia e la Riconciliazione, afferma che tale “dinamismo non mancherà di tradursi in fattivo amore verso i fratelli, specialmente verso quelli che sono nella sofferenza e nel bisogno”.

I gruppi di preghiera vogliono testimoniare la via di santificazione privilegiata racchiusa nel Mistero della sofferenza e il valore dell’intercessione come cuore misericordioso aperto alle necessità dei fratelli.

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