Nelle Scritture, la montagna è sempre il luogo della rivelazione. Sono gli uomini come Mosè (Es 19) e Elia (1Re 19) che Dio incontra. Si racconta anche che il volto di Mosè venne trasfigurato da quell’incontro: “Quando Mosè scese dal monte Sinai – le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte – non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con il Signore” (Es 34,29). La magnificenza della rivelazione divina si comunica anche a coloro che la ricevono e diventano i mediatori della parola di Dio.
Gesù si mette a brillare come il sole sotto gli occhi di tre discepoli: questo lo individua come colui che è l’ultimo a rivelare Dio, come colui che oltrepassa tutti i suoi predecessori. Ciò è sottolineato ancor più dal fatto che Mosè ed Elia appaiono e si intrattengono con lui.
Essi rappresentano la legge e i profeti, cioè la rivelazione divina prima di Gesù. Gesù è l’ultima manifestazione di Dio. È quello che dimostra la nube luminosa – luogo della presenza divina (come in Es 19) – da dove una voce designa Gesù come il servitore regale di Dio (combinazione del salmo 2, 7 e di Isaia 42, 1). A ciò si aggiunge, in riferimento a Deuteronomio 18, 15, l’esortazione ad ascoltare Gesù, ad ascoltare soprattutto il suo insegnamento morale.
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AVVISI 5 MARZO 2023
1. Viviamo il cammino quaresimale con la preghiera, il digiuno e l’elemosina, le tre vie della conversione. Ricordiamo:
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- La catechesi quaresimale per tutti, in preparazione alla Pasqua tenuta da Padre Antonio, tutti i giovedì (ore 17.00), nei locali della Parrocchia.
- La VIA CRUCIS il venerdì, alle ore 17.30, in chiesa.
- Il ritiro parrocchiale sabato 1° aprile e la Penitenziale comunitaria mercoledì 5 aprile.
2. E’ ripresa la programmazione del Cine club il martedì e il venerdì